IL BALLAR GIOIOSO - BALLI E DANZE SOCIALI NEL RINASCIMENTO ITALIANO
Masterclass, docente Liliana Baronio (La Rossignol)
Livelli:
• Principianti. Non è richiesta alcuna competenza preliminare e i contenuti potranno variare secondo il livello e l'interesse dei partecipanti;
• Avanzato. Anche in questo caso non sono richieste competenze specifiche, ma saranno oggetto di studio pratico i passi e le danze di corte del repertorio quattrocentesco illustrati nei più celebri trattati di danza del XV e inseriti nella cultura del tempo.
La danza, proibita nel Medioevo, diviene nel Rinascimento il segno distintivo delle classi nobili e, per dame e cavalieri, il ben figurare nel ballo diventa condizione per essere ammessi a corte. Ballare quindi non è più solo un divertimento, una tecnica di corteggiamento, ma un’arte raffinata, elegante, codificata in forme ben precise, un vero rituale di celebrazione del potere in cui i protagonisti sono i cortigiani, attori e spettatori al tempo stesso. E' il simbolo della divina armonia cosmica: la sublimazione dei gesti e delle le posture, le movenze misurate e controllate, la compostezza e l’atteggiamento nobile rappresentano, quale garanzia di dignità e prestigio, l'ordine e la concordia che regnano a corte. Il contesto naturale del ballo è la “festa”, un insieme complesso di azioni e di cerimonie pubbliche e private (fidanzamenti, matrimoni, nascite, banchetti, ricorrenze varie) quasi sempre legate agli avvenimenti della vita del principe. Poichè la danza è lo specchio della società che la produce, “fare” danza significa inevitabilmente “entrare” nel pensiero, negli ambienti e nelle situazioni che l’hanno generata: l'incontro propone, secondo il livello e le esigenze dei partecipanti, lo studio pratico di balli e danze di corte, con informazioni, notizie e curiosità sulla vita e sulla cultura del tempo.
Liliana Baronio
Dopo la Maturità linguistica si è laureata in Lingue e Civiltà Orientali (Cinese e Russo) presso la Facoltà di Lingue Orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Parallelamente ha sviluppato, attraverso numerosi corsi di formazione e perfezionamento con grandi studiosi e interpreti della danza e della cultura del Rinascimento, la passione per la danza antica, campo nel quale oggi è professionalmente impegnata. È fondatrice del Gruppo di danza storica "La Rossignol", il quale oltre all’attività didattica e di spettacolo, si occupa della ricostruzione storica e coreografica di danze tratte dai manoscritti quattrocenteschi di Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo Da Pesaro ed Antonio Cornazano e dai libri cinquecenteschi di Thoinot Arbeau, Fabritio Caroso e Cesare Negri. Come danzatrice ha partecipato a numerosissimi spettacoli in in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Israele, Tunisia, Algeria, Egitto, Russia, Grecia, India, Cina, Giappone, Romania, Cipro, Spagna, Siria, Libano, Marocco, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Malta, Turchia, Pakistan, Austria, Polonia, Brasile, Albania, Taiwan, Messico, Città del Vaticano, Australia, Kenia, Slovenia, Croazia, Svezia, Colombia, Bolivia, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Scandinavia, Kazakhistan, Venezuela, USA, con spettacoli in rassegne di grande prestigio prestigio e importanti collaborazioni televisive (programmi della TSI dedicati alla musica ed alla danza rinascimentale italiana, GEO & GEO per la RAI) e con il cinema. All’attivo vi è inoltre la docenza in numerosi corsi di formazione e di aggiornamento realizzati per enti pubblici e per organizzazioni private, nonché la collaborazione in importanti rassegne, tra cui il 1° Festival italiano di musica e danza rinascimentale.
Erice, Festival Internazionale di Musica Antica 2022
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