Alessio Pianelli, violoncello
Eugenio Catone, pianoforte
"Un Violoncello a Teatro, tra Opera e Balletto", è un viaggio affascinante che esplora come la voce profonda e vellutata del violoncello si presti a reinterpretare e a dialogare con arie, scene e danze che hanno fatto la storia del melodramma e della danza. Il violoncello, con il suo timbro unico, si fa cantore e narratore, assumendo il ruolo di una diva o di un eroe, di un ballerino o di un innamorato, conducendoci attraverso un repertorio che spazia dal virtuosismo ottocentesco alle raffinate trascrizioni del Novecento e mettendo in luce l'arte della variazione, della fantasia e della citazione. Il pianoforte non si limiterà al ruolo di mero accompagnamento orchestrale, esercitando piuttosto un ruolo da co-protagonista con spunti virtuosistici notevoli, a tratti lisztiani.
Il concerto prende il via con il Romanticismo virtuosistico di Joseph Gregoir & François Servais, i quali, nella loro Fantasia sul tema di "Norma" di Bellini, omaggiano il belcanto italiano trasformando il violoncello e il pianoforte in un'esplosione di virtuosismo melodico. Le 7 Variazioni in mi bemolle maggiore sul tema "Bei Männern, welche Liebe fühlen", così come le 12 Variazioni in fa maggiore sul tema "Ein Mädchen oder Weibchen" op. 66, rappresentano brillanti esercizi di fantasia sul tema operistico, tratte dal Flauto Magico di Mozart, un chiaro esempio di come Beethoven amasse trasformare melodie popolari in piccole gemme cameristiche.
Un cambio di scena ci porta nel Novecento con la Suite Italienne di Igor Stravinskij. Nata dalla rielaborazione di sue musiche per il balletto Pulcinella, a sua volta basato su musiche attribuite a Pergolesi, questa suite è un esempio sublime di Neoclassicismo. In essa, Stravinskij non solo guarda al passato, ma lo filtra attraverso la sua sensibilità moderna, creando un balletto di suoni e ritmi di squisita eleganza.
La seconda parte del programma ritorna al cuore del Romanticismo italiano. Carlo Alfredo Piatti, uno dei più grandi violoncellisti e compositori del suo tempo, ci regala le sue Rimembranze del Trovatore di Verdi. Qui il violoncello si immerge completamente nel dramma verdiano, rievocando le arie più celebri con passaggi di grande impatto emotivo e tecnico.
Il sipario si chiuderà con il guizzo e l'arguzia di Mario Castelnuovo-Tedesco e la sua trascinante fantasia su Figaro, dal Barbiere di Siviglia di Rossini. Un vero e proprio scherzo musicale che cattura l'energia e la velocità dell'aria "Largo al factotum," portando l'Opera buffa alla massima espressione di brillantezza violoncellistica.
Joseph Gregoir (1817-1876) & François Servais (1807-1866)
Norma
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
7 Variazioni in mi bemolle maggiore sul tema "Bei Männern, welche Liebe fühlen"
Igor Stravinskij (1882-1971)
Suite Italienne
Carlo Alfredo Piatti (1822-1901
Rimembranze del Trovatore di Verdi
Ludwig van Beethoven
12 Variazioni in fa maggiore sul tema "Ein Mädchen oder Weibchen" op. 66
Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968)
Figaro, dal Barbiere di Siviglia
BIGLIETTI
• Intero € 10,00
• Ridotto € 7,00 [studenti entro i 24 anni]
Modalità d'acquisto:
• On line sulla pagina dedicata all'evento
• Al Botteghino – se disponibili – a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
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