Mema Mediterranean Music Association
altro

"L’UOMO NERO"

29 Aprile 2016 - ore 21:00
Chiesa di Sant’Alberto Via Garibaldi, Trapani

Concept, regia e coreografia di Silvia Giuffrè
Musiche originali e dal vivo di
Gabriele Giambertone e Giuseppe Rizzo
scenografia e disegno luci di
Alessandro Montemaggiore

OMONIA – CONTEMPORARY ARTS

Roberto Galbo
danz-attore
Silvia Giuffrè
Cinzia Tartamella
danzatori
Sara Bonsorte
assistente

L’UOMO NERO è uno spettacolo composito di danza teatro e musica.

E’ fondato su un’ampia riflessione sul retaggio della mentalità mafiosa come subcultura dei siciliani.

La performance di conseguenza scaturisce dall’esigenza di tradurre in maniera artistica una denuncia sociale e racconta un punto di vista su uno status emotivo comune: la sensazione di “silenzio emotivo”, causato da una presenza costante e latente del male.

L’UOMO NERO è una trasposizione favolistica della figura della creatura cattiva, misteriosa e oscura, che tutti i bambini hanno nel loro immaginario. Una figura che opprime, incute timore, ma allo stesso tempo accende la fantasia. Una presenza che angoscia e si trova nel buio, sotto il letto, dietro l’angolo, e che qui simboleggia non solamente l’uomo di mafia ma anche l’alone di mafiosità che incombe nel quotidiano della vita degli adulti.

La convivenza con la mafia è un atteggiamento mentale, un’abitudine di secoli intessuta all’interno di una “rete” invisibile. La cronaca racconta in merito di fatti e avvenimenti che attanagliano il nostro quotidiano di un “nero inchiostro” che invade i nostri spazi fisici e mentali. La libertà sembra venire a mancare.

L’UOMO NERO è dunque la personale interpretazione di un alone, un senso di sconfitta, che depaupera della creatività e dell’amore, causando un vuoto. Questo senso di angoscia è un’intima sensazione di instabilità, che pervade ogni nuova consapevolezza raggiunta.

La scena si apre con una ninna nanna.

La figura persuasiva e seducente di un UOMO NERO sembra capace di un disegno malvagio. Altri come lui si aggirano come ombre incombenti. Il male si insidia quotidianamente, indossando volti diversi. Una donna non distingue il sogno dalla realtà e cade in una rete invisibile. Un’improvvisa consapevolezza interrompe i suoi “sonni tranquilli”, che oscillano tra rassegnazione e ribellione contro il “pactum sceleris”.

“La luna è morta, azzurreggia alla finestra l’alba. Ah tu, notte!

Che m’hai combinato, notte?”

Esenin
L’Associazione Culturale OMONIA – CONTEMPORARY ARTS nasce nel 2009 da un’idea di Silvia Giuffrè, danzatrice-performer e coreografa che, insieme ad Alessandro Montemaggiore, scenografo ed artista visivo, e Giuseppe Rizzo, musicista e compositore elettroacustico, sviluppa un progetto di interazione, contaminazione e sperimentazione tra le discipline performative.

Il gruppo lavora con base a Palermo con l’intento e la necessità artistica di ricerca, produzione, promozione e divulgazione dell’arte contemporanea, ponendo la danza come disciplina di partenza.

Il lavoro di ricerca coreografica ed espressiva infatti si intreccia e si completa con gli altri linguaggi, i quali si influenzano tra loro, si ispirano a vicenda e si reinventano ristrutturandosi di volta in volta dal punto di vista dell’approccio metodologico e compositivo, maturando così un linguaggio specifico che fa della connessione tra le arti il centro e il punto di forza di ogni creazione.

L’assunto di base del percorso artistico è dunque una relazione continua e originale tra i diversi linguaggi in situazione performativa, i quali traggono nutrimento reciproco dalle specificità di ciascuna disciplina scoprendo nuove possibilità di espressione.

Omonia si inserisce sin dai suoi esordi all’interno di contesti teatrali e off, in ambienti performativi, happening urbani e in luoghi non convenzionali lavorando in Sicilia e all’estero e collaborando regolarmente con artisti nazionali ed internazionali.

 

vuoi rimanere sempre aggiornato sui nostri eventi?

iscriviti alla nostra

Newsletter