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Patrizia Lo Sciuto

Patrizia Lo Sciuto

Patrizia Lo Sciuto, danzatrice e coreografa, inizia la danza a Roma dove frequenta per sei anni l’insegnamento della pedagoga Chiara Ossicini. Sin da giovanissima segue gli stage di formazione con docenti di fama internazionale tra i quali: Ernie Adams, Dominique e Françoise Dupuy, Brigitte Hyon, José Montalvo e Dominique Hervieux. Alla fine degli anni 80 si trasferisce a Parigi dove si forma come danzatrice e coreografa presso l'Istituto di alta formazione professionale “Rencontres Internationales de Danse Contemporaine” (R.I.D.C.), diretto da Françoise e Dominique Dupuy dove ottiene il Diploma di stato francese “DE danse contemporaine”. Studia a Parigi la tecnica Limon con Josée Cazeneuve e l’AFMD - Analisi Funzionale del Movimento Danzato con Odile Rouquet. Segue l’insegnamento di coreografi e pedagoghi di fama internazionale tra i quali : Hans Züllig, Viola Farber, Mourray Louis, Christine Bastin e Josef Nadj. A Bruxelles dopo l’incontro con la coreografa americana Trisha Brown approfondisce gli studi di Release Technique con Diane Madden, Shelley Center e Greg Lara membri della Trisha Brown Dance Company. Dal 1995 ad oggi è condirettrice della compagnia Moto Armonico Danza partecipando a tutte le produzioni in qualità di danzatrice e coreografa. Moto Armonico Danza ha avuto significativi riconoscimenti di pubblico e di critica con diversi spettacoli in Italia e all’estero. Clinamen, prodotto dal Teatro Teo Otto di Remscheid (Germania), è stato rappresentato al Festival internazionale Remscheid Tanz (2003). Opus 3 è stato uno dei tre spettacoli selezionati dalla Fondazione Romaeuropa per rappresentare la danza contemporanea italiana in Sud America (Santiago del Cile, 2000), con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Ministero degli Affari Esteri. Numerose sono state le collaborazioni con ensemble e artisti di fama internazionale tra i quali Thomas Indermühle, Claudio Brizi, Dario Garofalo, Teatraktis Percussioni, Alessandro Librio e Calogero Genco. La carriera di interprete di Patrizia Lo Sciuto è ricca di significative esperienze internazionali tra le quali in Germania al Festival Musikfestival 3. Art, nello spettacolo “11 fugues” di Bernd Uwe Marszan, solista della compagnia Pina Bausch. Con Bernd Uwe Marszan è interprete nel 2007 presso il CCN Ballet Preljocaj di Aix nell'installazione visiva "Stanza di Luce" di Paola Lo Sciuto. In Francia presso lo stesso centro coreografico Patrizia Lo Sciuto è invitata nel 2010 per una residenza  di creazione dove compone "La vie en scories" con musiche originali di Alessandro Librio. Lo spettacolo ha aperto il festival della danza contemporanea del Pavillon Noir nella stagione 2010-2011. Nel 2019 è invitata per una residenza di creazione dal coreografo francese Abou Lagraa presso la “Chapelle Sainte Marie” di Annonay dove crea e presenta al pubblico “H as Human”. Ha realizzato per l’Ente Luglio Musicale Trapanese le coreografie per le seguenti opere liriche: nel 2016 "Lucia di Lammermoor" regia di Vassilis Anastassiou, nel 2017 "La Bohème" regia di Stefania Panighini e nel 2019 “Orphée aux enfers” regia di Natale De Carolis.

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Photo credit © Brice Sodini

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